Giovedì 6 Febbraio le classe terze del Liceo Classico e la 3D Linguistico, accompagnate dai prof. Francesca Di Vita, Barbara Dondi, Simone Manfredini, Lorenza Passamonti, Ilaria Spotti e Paola Tomasoni, si sono recate al teatro Ponchielli per assistere alla rappresentazione “Socrate il sopravvissuto”, ispirata al romanzo di Antonio Scurati.
Al centro dell’attenzione la questione educativa e il processo stesso della conoscenza, che sembrano diventati un tema marginale, ma oggi più che mai di vitale importanza per lo sviluppo futuro del nostro Paese.

Siamo all’interno di una classe e il punto di vista è quello di un insegnante investito del compito di educatore. Passato e presente si intrecciano continuamente, in particolare il fuoco è centrato sui momenti che precedono la morte di Socrate circondato dai suoi discepoli così come  sono raccontati nel Fedone platonico. In parallelo subito dopo lo studente Vitaliano Caccia massacra a colpi di pistola l’intera commissione di maturità lasciando in vita il solo insegnante di storia e filosofia. A processo c’è tutto il pensiero dell’Occidente.
I problemi rimangono aperti e sta a noi riflettere, anche senza risposta o immediata soluzione, ovvero la ricerca di senso piena di punti interrogativi destinati a rimanere tali che i giovani pongono e il ruolo di chi insegna rispetto ai suoi allievi e al sapere stesso.

I ragazzi che hanno partecipato hanno detto che lo spettacolo è impegnativo, specie in alcuni passaggi che trattano questioni complesse, ma quello che hanno studiato a scuola è stato reso bene ed è stata una buona occasione per riflettere su temi così delicati e importanti. Il teatro rimane dunque un’esperienza sempre positiva.