Il viaggio organizzato dalla Rete di Scuole Cremonesi nell’ambito dei “Percorsi per una memoria europea attiva” ha condotto quest’anno la 4^C Classico in un territorio dalla storia e dalla memoria complessa: il cosiddetto “confine orientale”.

In tre intensissimi giorni abbiamo visitato la Risiera di san Sabba, a Trieste, luogo tristemente famoso per essere l’unico vero e proprio campo di sterminio italiano, nel quale transitarono, furono torturati e uccisi ebrei, dissidenti politici, semplici cittadini accusati di non “collaborare” con l’occupante nazista; il memoriale di Podhum, in Croazia, dove l’esercito italiano durante l’occupazione dei primi anni Quaranta distrusse una intera comunità, massacrando 95 maschi adulti e deportando in lager vecchi, donne e bambini colpevoli di essere slavi e di sostenere i partigiani antifascisti; la Foiba di Basovizza, luogo simbolo di tutte le violenze perpetrate dalle armate titine a danno di tutti gli anticomunisti e gli italiani delle zone a più riprese da loro occupate a Trieste e in Istria; il Campo Profughi di Padriciano, che fino agli anni Settanta (!) fu testimone del dolore e dello sradicamento di tante famiglie costrette a fuggire dall’Istria ormai passata alla Jugoslavia comunista di Tito.

Un viaggio complesso, memorie diverse, distinti fenomeni intrecciati e confusi; un percorso sostenuto dagli interventi di alto profilo dello storico Tristano Matta, dalle testimonianze dei profughi e dei sopravvissuti (commovente l’incontro in Risiera con Riccardo Goruppi), dalle celebrazioni pubbliche. Un monito quanto mai attuale a costruire un’Europa di pace, di convivenza, di integrazione, per non tradire la memoria di chi per essa ha sofferto, lottato, vissuto o semplicemente ha sperato prima di morire per l’odio fratricida.