Certamente gli studenti del Manin se lo ricordano e in questi giorni se ne celebra un importante anniversario: ottant’anni fa nasceva il Vocabolario Greco-Italiano di padre Lorenzo Rocci, dotto gesuita originario della Sabina impegnato per decenni nell’insegnamento di greco e latino presso il prestigioso Collegio Mondragone. 

Non esistevano, prima del Rocci, dizionari di greco antico realizzati specificamente per la scuola italiana, in quanto i vocabolari fino ad allora in uso nei licei del Regno erano traduzioni, riduzioni o adattamenti di lessici tedeschi, inglesi e francesi.

P. Padre Rocci, per la realizzazione della sua titanica impresa, si è probabilmente avvalso di schedine e appunti manoscritti, predisposti da lui stesso durante la sua lunga carriera come insegnante di greco e latino presso le scuole della Compagnia di Gesù: l’Istituto Massimiliano Massimo, il Collegio Mondragone, il Collegio di Strada.

Solennemente presentato nel 1939 come prodotto eccellente della lessicografia italiana, il “Rocci” si impose subito nella scuola e nell’Università, diventando in breve tempo il punto di riferimento necessario e ineludibile per intere generazioni di studenti. Seguirono due riedizioni, nel 1941 e nel 1943, le quali condussero ad un perfezionamento dell’opera senza apportarvi rilevanti novità.

Dagli anni Quaranta del secolo scorso fino al 2011 il volume fu più volte ristampato, ma mai sottoposto ad una revisione complessiva che ne aggiornasse i contenuti e la forma. Solo nel 2011 è apparso il nuovo Rocci, accompagnato, dal 2013, dal Rocci Εἰσαγωγή, agile dizionarietto greco-italiano che ha l’ambizione di insegnare ai più giovani come si utilizza correttamente il Rocci maggiore.

La nuova edizione del 2011, risultato del lavoro di un gruppo di giovani studiosi, ha perseguito il duplice obiettivo di aggiornare i contenuti del volume originario, portandolo a recepire i più recenti contributi dell’indoeuropeistica e della grammatica storica, e di rinnovarne la veste grafica, mediante rilevanti interventi sull’impaginazione e sul carattere, volti ad accrescere la fruibilità del dizionario, soprattutto a beneficio dei più giovani.

Si rimane infatti fermamente convinti che il Rocci rappresenti tuttora uno strumento fondamentale per chiunque ambisca a studiare il greco antico, grazie alla sua straordinaria ricchezza di contenuti e a quel prezioso patrimonio di erudizione che è custodito tra le sue pagine.

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