Il progetto europeo Ambassador del Liceo Manin di cui la prof.ssa Francesca Di Vita è referente si è svolto con un ampio calendario di attività online ed è giunto alla sua conclusione con l’intervento del Prof. Fabio Antoldi, professore ordinario di Strategia Aziendale e di Imprenditorialità presso la Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica del S. Cuore di Piacenza e Cremona e direttore del CERSI, Centro di Ricerca per lo Sviluppo imprenditoriale dell’ Università Cattolica.

Il tema era centrato su Next Generation EU e sull’Italia di fronte alla ripresa e alla resilienza.  Antoldi è partito dalla necessità di comprensione del contesto in cui ci troviamo richiamando la storiella dei pesci di David Foster Wallace e ha ripercorso gli ultimi dieci anni in cui il mondo è stato drammaticamente sconvolto, fino alla pandemia, che ha comportato danni economici e sociali di tale portata che non si vedevano dalla seconda guerra mondiale.  Ora le preoccupazioni maggiori vengono dall’instabilità geopolitica, dai prezzi volatili dell’energia e dall’inflazione. Oltre a questo il professore ha ripercorso le più significative trasformazioni e i problemi più complessi del nostro mondo, per poi concentrarsi sui problemi dell’Italia, che sono gravi, che risalgono a prima del Covid e la stanno facendo scivolare in un’area periferica.  La grande sfida è data dalla quantità di denaro mai vista che arriverà e che dovrà supportare la ripartenza economica, grazie al fatto che nel Dicembre 2020 l’UE per la prima volta ha deciso di aggiungere in via straordinaria un nuovo strumento economico, Next Generation EU, che permette di proiettarci verso il futuro. L’Italia ha avuto la maggior parte delle risorse, data la situazione difficile in cui versava e la vera sfida è non tradire queste aspettative attuando tutta una serie di cambiamenti in diversi ambiti indicati dal PNRR.

Il Prof. Antoldi ha poi concluso con una riflessione fondamentale sul ruolo della scuola, in particolare quella umanistica come il Liceo Classico e il Linguistico, che possono mettere in campo tutta una serie di competenze preziose per affrontare le nuove sfide, sapendo che non esistono barriere disciplinari e che bisogna sapersi contaminare con flessibilità.

Ha poi ricordato che CRISI, parola che deriva dal greco, ha sempre in sé l’idea di un processo, di un giudizio e di una decisione, da cui far scaturire nuove prospettive.