La Presidenza nazionale dell’Associazione Italiana di Cultura Classica (AICC) con il Patrocinio dell’UNESCO e del Ministero della Cultura ha indetto la seconda Giornata Mondiale della lingua latina che si celebra venerdì 8 aprile con l’obiettivo di contribuire alla preservazione del patrimonio culturale del latino e, insieme, di favorirne una maggiore  conoscenza presso  la popolazione scolastica. Per questo impegno di alto valore storico e civile il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha attribuito una medaglia all’AICC, la cui iniziativa,  degna di esser presa in considerazione specie in un periodo di grande semplificazione  e confusione, culturale e non solo, intende richiamare l’attenzione sulla necessità di non dimenticare che la nostra civiltà ha le sue radici nel mondo classico, e, in particolare, che la nostra lingua è figlia della lingua latina, da cui è nata attraverso un naturale processo di evoluzione. A questo appuntamento significativo non può mancare la nostra città, dove da circa un quarantennio esiste una fiorente delegazione dell’AICC nazionale (ideatrice, tra l’altro, del certamen cremonense, gara nazionale di latino riservata agli studenti dell’ultimo biennio liceale), che, in collaborazione con l’Associazione ex alunni del Liceo “Manin”e con il patrocinio e la collaborazione del Comune ha organizzato per giovedì 7 aprile p. v. (Sala Puerari del Museo Civico, via Ugolani Dati, 4, ore 17) un incontro, di cui sarà relatrice la concittadina dott. Francesca Scotti, ricercatrice presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: tema della relazione: “Esempi di latino giuridico: ‘lasciti’ di lana, lino, porpora e versicoloria (stoffe colorate artificialmente) dal diritto testamentario romano”. Un tema interessante, che trova la sua consequenzialità anche nel mondo medievale e nella nostra città alla quale, nel 2240° anniversario della sua fondazione, ci piace dedicare questo incontro. La  conferenza metterà in luce i risultati di una approfondita ricerca ( confluita in una  interessante  monografia scientifica, “Lana, linum, purpura, versicoloria . I legati «tessili» fra diritto romano e archeologia”, Jovene editore, Napoli)  che ha avuto per oggetto i testi della giurisprudenza romana inerenti ai ‘legati’ testamentari di fibre tessili ed ha richiesto l’esame dei procedimenti di lavorazione di tali materiali diffusi nel mondo antico e dell’evoluzione dei procedimenti che hanno conosciuto nel corso della storia di Roma sul piano tecnologico, quindi uno studio storico, sociale ed economico. L’incontro, rivolto in particolare a docenti e studenti liceali e universitari, è aperto anche a tutti gli interessati.