Diverse voci fanno dolci note;

così diversi scanni in nostra vita

rendon dolce armonia tra queste rote.

                                               (Dante, Paradiso VI, vv. 124-126)

 

Musica polifonica. Armonia che nasce dallo studiato intreccio di voci diverse. Armonia che deriva dalla compenetrazione delle diversità: questo il monito che ricaviamo dai versi danteschi.

In un momento storico così delicato, nel mezzo della crisi globale contrassegnata dalla pandemia da Covid-19, arriva la nuova Enciclica di Papa Francesco, Fratelli tutti, che interroga ciascuno sul futuro che ci aspetta e su come sarà necessario ridisegnarlo.

Nel riconoscerci tutti fratelli nella nostra fragilità di essere umani, nelle nostre insicurezze, nelle nostre paure, nei nostri timori, oggi più che mai urge la necessità impellente di superare barriere, travalicare muri e costruire punti per dialogare con l’Altro.

Oggi più che mai, in un fecondo interscambio, dobbiamo concepire la vita come arte dell’incontro e la società come un poliedro in cui le differenze possono incontrarsi, arricchendosi e illuminandosi a vicenda, con una ricchezza di sfumature, perché il tutto è superiore alla parte e un’unità multiforme genera nuova vita.

Forti di questa consapevolezza, con gli alunni di 4EL, abbiamo proprio voluto costruire “IL MOSAICO DELLA DIVERSITÀ”, prendendo le mosse da un classico della Letteratura Italiana come La Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, allegoria del suo e del nostro tempo.

Come poter motivare un alunno allo studio della letteratura, come poterlo appassionare, come spingerlo a conoscere Autori, opere che sente così lontani, così distanti  dal suo mondo? L’impresa è proprio questa, non semplice; non sempre riesce, non sempre con gli stessi risultati. Lo sforzo, però, è cercare il più possibile di accorciare le distanze, di far dialogare questi due mondi (il mondo della Letteratura e il mondo reale), trovando echi, risonanze, rispondenze, confronti, correlazioni.

Allora, perché leggere oggi la Gerusalemme Liberata di Tasso, autore della seconda metà del Cinquecento? Cosa può dirci ancora oggi? Quali messaggi può ancora veicolarci alle soglie del 2021?

Credo che l’attualizzazione dei classici sia una delle strade percorribili per poter consegnare ai nostri alunni un’eredità ed un patrimonio culturale inestimabile, qual è quello delle Letterature.

Italo Calvino in “Perché leggere i classici“, tra le varie definizioni afferma che “Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire“.

 

… E così noi abbiamo cercato di ascoltare quello che Tasso, con il suo poema eroico-cristiano, avesse ancora da dirci …

… Da questo ASCOLTO … è derivato IL MOSAICO DELLA DIVERSITÀ”!!!