Ancora grande successo di pubblico per la seconda conferenza del ciclo “Dante e il suo tempo” tenuta dal Chiar.mo Rettore del Collegio Ghislieri di Pavia Alessandro Maranesi, classicista con formazione di eccellenza: Università di Pavia, St John’s College di Cambridge, Università di Konstanz. Ha collaborato con diverse istituzioni accademiche in Germania, Stati Uniti e Paesi Bassi. E’ tutor del programma di Semester Abroad della Fondazione Alma Mater Ticinensis.

I saluti dell’Amministrazione Comunale sono stati porti dall’Assessore alla Cultura Luca Burgazzi, che ha sottolineato il grande contributo dell’Associazione degli Ex Alunni del Manin alla vita culturale cittadina, contributo che non è mai venuto meno, nonostante i dolorosi tempi che abbiamo appena trascorso. L’Associazione ci ha dimostrato che la cultura è radicata nella nostra vita quotidiana ed ha un valore se condivisa. Questo è un messaggio forte in questo spartiacque storico. In particolare l’Assessore ha voluto sottolineare i meriti della Prof.ssa Renata Patria, che, con la sua infaticabile attività, costituisce una risorsa importante della nostra comunità.

Il Prof. Maranesi ha parlato delle peripezie di un antico manoscritto della Commedia dantesca trovato nella biblioteca del Collegio Ghislieri di Pavia. Il primo fuoco della sua attenzione è stata la creazione di una ricezione comune riguardo alla figura dantesca. Un Dante politico e sociale, una figura estremamente popolare che si incunea nell’identità e nell’immaginario collettivo. Attorno a Dante è stato costruito un processo di mitizzazione e di sacralizzazione, tanto che il sommo poeta arriva a vivere una vita indipendente dai suoi scritti. E’ stata una figura inclusiva ma anche divisiva, fino a diventare vero e proprio strumento di legittimazione per le varie parti politiche e a trasformarsi perfino in un brand commerciale. Tanto più interessante, dunque, la turbolenta storia del manoscritto risalente alla seconda metà del XIV secolo e trovato per caso da uno studente del Collegio Ghislieri di Pavia mentre stava studiando nella biblioteca del Collegio stesso. Il Rettore ha ripercorso le intricate vicende del prezioso testo, che scompare improvvisamente dal 1889 (per caso?) fino al suo ritrovamento nel 1961 e al successivo studio da parte dello stesso  Prof. Maranesi a partire dal 2021.

Storia avvincente e interessante sotto molteplici punti di vista, che si legano inevitabilmente alla storia del nostro Paese.